Metodologia BimboTeatro

BimboTeatro® è un laboratorio perform-attivo sperimentale dedicato alla fascia d’età 0-6 anni che permette al bambino di sviluppare già nei primissimi anni di vita la sua attitudine alla teatralità, grazie ad un’esposizione diretta al teatro, con grande rispetto per le sue doti naturali di ascolto e di assorbimento. I bambini, durante il laboratorio, interagiscono liberamente con l’attore informale immersi nel gioco delle azioni teatrali dense di emozioni. Emozioni che i bambini impareranno, man mano, a conoscere e riconoscere.

BimboTeatro® custodisce il bambino nella sua totalità, valorizza e sviluppa le sue  potenzialità attraverso lo strumento del teatro delle origini che offre elementi imprescindibili per la costruzione del sé nella relazione,  in un clima di cooperazione e sospensione del giudizio, lavorando sulla percezione, sull’ascolto, sul corpo e sul pensiero infantile. L’attore informale è lo sciamano, la guida che, attraverso una pedagogia della cura, realizza il dialogo emozionale e trasporta il bambino nel gioco del teatro attraverso un processo di costruzione della relazione affettiva ed empatica, per la creazione di un legame significativo.

BimboTeatro® nasce dalla convinzione che ogni bambino ha dentro di sé un tesoro prezioso che va portato alla luce e che lo sviluppo della sua competenza emotiva è il primo passo affinché ciò avvenga.

La parola chiave è “ascolto”.

Ascoltare significa imparare a declinare questa parola in infiniti modi, tanti quante sono le individualità di ciascun prezioso essere umano verso il quale l’attore informale BimboTeatro® si proporrà mediatore di un messaggio.

Non lasciamo l’educazione emozionale al caso! Regaliamo ai  bambini la gioia di coltivare con intelligenza le proprie emozioni, perché le emozioni determinano la qualità delle nostre scelte e delle nostre azioni.

Sin da piccolissimi è possibile piantare un seme, porre una causa che, pur se in latenza, custodita da un lungo, lunghissimo inverno della non-consapevolezza, produrrà, all’occasione propizia, il suo effetto manifesto attraverso la nascita di un nuovo albero.

Prima di intraprendere questo percorso è necessario porsi questa domanda:

quali potrebbero essere le ipotesi metodologiche più adatte ad un teatro agito nei nidi e scuole d’infanzia e dedicato ai bambini da 0 a 6 anni?

 Il Teatro è uno strumento privilegiato per la conoscenza di sé. L’antropologo e studioso di teatro Oskar Eberle sostiene che il teatro è l’arte originaria dell’umanità essendo esso un’opera creativa completa che contiene in sé, in germe, tutte le altre arti. Nel teatro delle origini i mezzi espressivi sono la voce e il corpo. Gli elementi della natura come la creta, i fiori, il carbone, l’ocra sono utilizzati per un’essenziale forma di mascheramento. Attraverso semplici gesti, il teatro delle origini racconta storie di relazioni e rappresenta bisogni di una comunità.

L’essere è “essere in relazione” e il teatro è arte socializzante per eccellenza.

Esso realizza il simbolo della trasformazione umana: il far finta di legato alla necessità di trasmutazione in un altro da sé.

Il nido e la scuola dell’infanzia hanno un legame strettissimo con le origini della vita e le esigenze educative sono intimamente legate ai bisogni primari dell’essere umano, uno su tutti il bisogno del bambino di vivere esperienze fuori dalla famiglia e sperimentare modelli di relazione.

Queste riflessioni fanno comprendere che molto del teatro delle origini, emozione, gesto, ritualità, spiritualità, natura, suono, ritmo, colore, odore, danza, appartengono  in particolar modo al bambino, così ancora legato in modo ancestrale alla Vita, ai sensi, al corpo, utilizzato come strumento di racconto, di espressione, di creazione e di trasmutazione.

Con BimboTeatro® l’attore informale entra nel nido e nelle scuole a piedi nudi, in silenzio, con la determinazione di “lasciar andare”.

Lasciar andare tutto ciò che è conosciuto, accettare di divenire vulnerabile di fronte alla potenza creativa del bambino, lontana da qualsiasi ipotesi di spettacolo confezionato, vicina al processo della creazione, alla riscoperta di un linguaggio fatto di stupore e di meraviglia.

In cambio, il dono più prezioso: l’occasione per crescere.

Il Teatro è azione, oralità agita, e, dunque, esperienza di vita concreta.

Il gesto teatrale non è narrazione, non è affabulazione, anche se si nutre di questi elementi per venire alla luce.

Nella struttura dei laboratori di BimboTeatro®, bisogna incessantemente riflettere sulla questione metodologica. I bambini così piccoli non hanno di certo le capacità, la voglia o il bisogno di un approccio “spettacolare” ai laboratori.

Essi hanno necessità di certezze, di ripetizioni, di ritualità; di elementi all’apparenza sempre ripetutamente uguali a loro stessi, eppure, nella ripetizione, sempre diversi. La ripetizione è atto creativo in sé.

“L’unico vero viaggio verso la scoperta non consiste nella ricerca di nuovi paesaggi, ma nell’avere nuovi occhi”. (M. Proust )

Si ripetono un gesto, uno sguardo, un ritmo, una parola quando si acquisisce un nuovo sapere, quando una incertezza è stata risolta.

Del resto, ogni aspetto del nostro quotidiano è caratterizzato da una ripetizione. Dal processo di riproduzione cellulare ai cicli della notte e del giorno, dal susseguirsi delle stagioni al ripetersi di nascite e morti, come in un “eterno ritorno” nietzschiano.

La ripetizione e la variazione sono nel gioco del bambino, nei quadri di Morandi, nel Bolero di Ravel, nelle filastrocche, nei ritornelli, nelle ninne nanne di ogni tempo. Nulla si ripete mai allo stesso modo.

Parlare in questi termini della ripetizione è già parlare intrinsecamente di “Ripetizione come Variazione”, dunque, di uno strumento fondamentale per l’apprendimento e le esperienze emotive. Secondo Francois Delalande, il bambino, producendo una sequenza ripetitiva, la modificherà per rinnovare l’interesse, introducendo delle variazioni come corollario di una condotta di esplorazione che è conseguenza di una curiosità per il suono, ma anche per il gesto, per il ritmo, per la parola e per l’azione teatrale.

Attorno a queste riflessioni è stata sviluppata un’idea di laboratorio che permettesse la variazione e l’invenzione all’interno di una struttura predefinita, rassicurante per il bambino. Le variazioni, le creazioni, saranno solo quelle che il bambino, in quel tempo e in quello spazio, in quella relazione, vorrà produrre. Nel suo momento, l’eterno presente.

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